giovedì 14 gennaio 2021

STEP EXTRA- LA LETTERATURA

Vorrei trattare di un libro che ha mi segnato profondamente: La straordinaria invenzione di Hugo Cabret. Cominciai a leggerlo sotto invito della mia maestra per la prima volta in quinta elementare  e, in un certo modo, ha sancito il mio ingresso nella letteratura per adulti.

Hugo Cabret è un orfano che abita nei cunicoli di una fumosa stazione ferroviaria parigina del primo 900, aggiusta gli orologi della stazione e ruba ai passanti per sopravvivere. Il suo sogno è di diventare un grande illusionista, oltre che di riparare un vecchio automa, uno lascito di suo padre. Ma, sorpreso a rubare nella bottega di un giocattolaio, Hugo si imbatterà in Isabelle, una ragazza che lo aiuterà a risolvere un affascinante mistero in cui identità segrete verranno svelate e un grande, dimenticato maestro del cinema tornerà in vita. 

Come poche altre volte succede, in questo libro gli oggetti sono degli aiutanti del Protagonista:
Dall'automa, lascito del padre di Hugo, partirà tutta la storia. E quale oggetto avrebbe svolto meglio la parte, se non una macchina di metallo che, se opportunamente calibrata, prende vita e disegna immagini prese dal cinema, lasciando stupefatto il pubblico dei teatri senza fare scomodare l'illusionista dietra le quinte. 
Il secondo oggetto sono gli orologi, quelle scatolette metalliche che, ancora oggi, ci accompagnano nella vita di tutti i giorni. Essi nascondono un segreto: infatti dietro a tutta quella perfezione di ingranaggi e rotelle c'è l'abile mano dell'orologiaio che le ha sistemate, caricate e oliate.
Come ultimo oggetto ho scelto il cinema, intorno al quale scopriremo ruotare tutta la storia. Un oggetto che può sembrare ineffabile, ma allora come oggi in grado di far provare emozioni, proprio per la sua natura di raccontare storie.

lunedì 4 gennaio 2021

STEP #28- LA SINSTESI FINALE

 Come ultimo step di questo percorso ripercorriamo insieme i passi che ci hanno condotto fino a qui:      La squadra da disegno, un oggetto talmente comune da sembrarmi banale. E invece, come spesso accade a sottovalutare qualcosa, mi sbagliavo. Il suo nome (step 1), la sua forma ( step 2) , la sua terminologia (step 3) e la sua numerologia (step 15) non saranno le più sofisticate, ma è proprio dalla semplicità che trae la sua forza. La scienza (step 4) e la fisica (step 5) che stanno dietro al funzionamento della squadra hanno origini antichissime, tanto che la sua invenzione (step 9) non è univocamente attribuibile a una sola civiltà. I materiali (step 8)inizialmente lignei o di rame si evolvono nel tempo fino all'utilizzo ancora attuale della plastica (step 26).
 La sua storia si intreccia anche con la massoneria, che lo elegge protagonista nella sua simbologia (step 6) e mitologia (step 7). Una volta lasciato il ruolo da protagonista, la ritroviamo come comparsa in diversi film (step 12), pubblicità (step 13),francobolli (step 18) , fumetti (step 21) e di un simpatico abbecedario(step 19). Il XIX sec. rappresenta un anno di svolta per la squadra: si iniziano a diffondere i primi libri (step 10) di disegno tecnico accessibili a tutti e inizia la produzione di massa (step 11). Ne troviamo conferma nelle parole attraverso una rappresentazione grafica(step 24) , di come ci sia stato un incremento nell'uso della parola squadra proprio nell' 800 .
Partendo dalla sua semplice anatomia (step 16) molti hanno provato a trarne spunto sia per creare nuovi oggetti (step 17)  che per la creazione di loghi di aziende (step 20). Per i più curiosi sono anche disponibili un manuale d'uso (step 22), la tassonomia (step 14) e la normativa (step 23), nonchè una mappa concettuale (step 27) per mettere bene in quadro la squadra. 
Come ultimo passaggio di questo percorso voglio citare lo step 25 poichè, personalmente, mi ha messo in difficoltà. Al posto di cercare di ripercorrere i passi della quadra, ho dovuto ripercorrere i miei e scegliere 3 oggetti che mi rappresentassero.